L’ISDE, Associazione Medici per l’Ambiente, ha un comitato scientifico eccellente. Nell’agosto del 2015 ha preso una posizione netta sugli inceneritori di vecchia e nuova generazione, rilevando l’inquinamento ambientale dovuto alla formazione di composti altamente tossici e cancerogeni durante il processo di combustione e in particolare i rischi per la popolazione residente dovuti alle emissioni di tali composti in atmosfera. L’articolo Dossier ISDE su inceneritori. Un j’accuse senza appello è un ottimo documento per informarsi su queste tematiche. Per ulteriori approfondimenti la ricca bibliografia in fondo all’articolo è molto utile ed esauriente. Segnaliamo anche il documento completo dell’ISDE La gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani.
Un altro tema di interesse particolare per il progettato inceneritore di Case Passerini, a 8 km dal Duomo di Firenze, è il piano di sorveglianza sanitaria prescritto dalla ASL 10 per le emissioni dell’inceneritore.
prescrizione_ASLPer questo piano di sorveglianza sanitaria è stato approvato nel dicembre 2015 una convenzione tra QtHermo (la società costruttrice), ASL, ARPAT, Città Metropolitana e Comune di Sesto Fiorentino. Il piano prevede due protocolli di monitoraggio, uno per i 37.000 residenti (Allegato1 – scarica PDF) e uno per le aziende agricole e zootecniche entro 3 km da Case Passerini (Allegato2 – scarica PDF).
Nei residenti vengono monitorati ad esempio incidenza dei tumori e malformazioni fetali.
Mentre per le aziende verrà monitorato il livello di inquinanti nei prodotti.
Si rileva che la necessità di un monitoraggio sanitario derivi evidentemente dal fatto che la costruzione dell’inceneritore pone la popolazione in una situazione di rischio di effetti avversi.

Nessun rischio e dunque nessun monitoraggio sarebbe necessario se si adottassero le esistenti alternative sostenibili alla gestione dei rifiuti.