Gent.mi,
in merito all’articolo uscito in data 09/03/2016 “Quadrifoglio fa pubblicità all’inceneritore fra i banchi di scuola” a firma Ilaria Ciuti, di cui si ringrazia per la pubblicazione, si ritiene doveroso, per completezza di informazione, precisare quanto segue:
– l’unico medico citato da Quadrifoglio a giustificazione della non pericolosità apparente degli impianti di incenerimento rifiuti è il Dr Veronesi. Non si cita pero’ uno studio del Dr Veronesi, si fa riferimento a un programma televisivo del 2008, in cui il Dottor Veronesi espresse una sua opinione, che, per quanto a nostra conoscenza, fu basata su un solo studio, le cui conclusioni furono maltradotte in italiano. Infatti il Dr Veronesi stesso ha successivamente puntualizzato di aver fatto riferimento a generici pareri riferiti da tecnici e di non aver mai partecipato direttamente a uno studio scientifico a tal proposito e di non essere un esperto in materia. Sono forse queste le basi scientifiche su cui le amministrazione e le aziende pubbliche decidono di procede con la costruzione di un inceneritore? Davvero la dichiarazione televisiva di un solo medico prevale su innumerevoli studi scientifici e pareri di medici e organizzazioni mediche che rilevano la pericolosita’ di questi impianti?
– rileviamo inoltre che la dichiarazione del Dottor Veronesi risale al 2008 anno in cui le strategie alternative di gestione dei rifiuti che sono previste nel percorso Rifiuti Zero non erano ancora nè definite nè ampiamente applicate nella realtà come adesso. Attualmente tali percorsi sono reali e attuati in molte realtà urbane sia a livello nazionale che internazionale (http://www.zerowasteitaly.
– relativamente alla diossina: non esistono attualmente metodi sufficientemente efficienti per abbattere le diossine emesse da un impianto di combustione, ma solo processi di contenimento che operano prevalentemente sulla temperatura di combustione. Nel 2008 non era ancora appurato ma la combustione a temperature elevate prevista nei moderni impianti (sopra i 1000°C), si ritiene possa aiutare è vero a ridurre la formazione di diossine, ma è al tempo stesso responsabile della produzione di nano e micro particelle (PM2.5-PM1) incombuste che rendono ancora più complesso, se non impossibile, il trattenimento nei vari sistemi di filtraggio e il cui effetto nocivo è dimostrato. Tale considerazione è solo uno degli aspetti preoccupanti sulla nocività dell’impianto previsto a Firenze, che prevede , tra le altre cose per brevità qui non elencate, la produzione di una tonnellata ogni quattro di rifiuti speciali, scarti della combustione, di cui ancora a oggi non è dato sapere il destino (fonte http://www.inforifiuti.com/
– si fa presente infine che la presenza di un rischio in termini di salute umana, derivante dall’impianto di incenerimento rfiuti previsto a Firenze, è prevista anche nella stessa documentazione ASL reperibile nel sito Qthermo (e di cui alleghiamo una parte), dove si pianifica esplicitamente il monitoraggio sulla popolazione residente locale per la valutazione degli effetti nocivi sulla salute umana (in calce).
Ringraziando per la preziosa collaborazione,
Mamme No Inceneritore Firenze
9-marzo-REP-FI.-Mamme-NO-Quadrifoglio-fa-pubblicità-allinceneritore-tra-i-banchi-di-scuola
[AGGIORNAMENTO DEL 05 APRILE 2016] – Pubblicato video delle Mamme NO Inceneritore riguardo alle frasi del dottor Umberto Veronesi. Nel video viene dimostrato come il Dottor Veronesi non abbia mai fatto uno studio sui danni dalla salute prodotti da impianti di incenerimento e non sia un esperto in maniera
Di seguito il video: