Il movimento MAMME NO INCENERITORE è costituito da cittadini che condividono la speranza e l’impegno per la difesa e la tutela dell’ambiente. Nato spontaneamente da un gruppo di mamme preoccupate per la realizzazione di un inceneritore nella piana fiorentina e gli effetti nocivi e irreversibili che tale impianto produrrebbe sulla salute umana e sull’ambiente, il movimento ha come scopo primario quello di approfondire l’argomento e sensibilizzare la cittadinanza attraverso diverse iniziative, finalizzate anche alla divulgazione e conoscenza delle alternative possibili agli impianti di incenerimento di rifiuti.

Negli ultimi mesi sono stati promossi incontri pubblici con esperti del settore, medici, gestori del ciclo dei rifiuti, tecnici. Il filo conduttore di tutte le iniziative è stata la richiesta di un incontro e un confronto pubblico con amministratori e i cittadini e i decisori politici su una tematica così importante che riguarda il diritto alla salute della cittadinanza. A questi incontri, ha partecipato un numero sempre crescente di cittadini, informati, spesso per la prima volta, della realizzazione dell’opera in questione ed estremamente interessati alla valutazione delle alternative esistenti, quali il percorso di gestione dei rifiuti noto sotto il nome di “Rifiuti Zero”. Alle varie iniziative hanno fatto seguito: una grande manifestazione indetta per l’11 aprile che ha visto l’adesione di oltre 6 mila persone e un concerto l’11 giugno nel quartiere delle Piagge con Artisti e Musicisti di fama nazionale, esibitisi gratuitamente, cui hanno partecipato oltre 10.000 persone.

Il movimento, forte di migliaia di adesioni, chiede:

  1. Una MORATORIA con esplicito rinvio in via precauzionale della Conferenza dei Servizi Decisoria prevista per il 6 agosto 2015
  2. L’apertura di un CONFRONTO serio con le istituzioni, che possa portare ad una valutazione comparativa, dal punto di vista economico, energetico, occupazionale e ambientale, tra: a) il progetto di smaltimento dei rifiuti attuale basato sull’inceneritore, b) un moderno progetto di smaltimento dei rifiuti basato su una raccolta differenziata porta a porta avanzata e con tariffazione puntuale, la presenza di un distretto del riciclo e un impianto di smaltimento a freddo. Chiediamo che tale valutazione venga effettuata da una equipe in cui sia paritaria la presenza di esperti individuati dall’amministrazione e la presenza di esperti individuati dalla cittadinanza. Non risulta infatti che il Comune abbia mai fatta una valutazione e comparazione di questo tipo, cosa che sarebbe anche d’obbligo secondo la legge.
  3. Una nuova Valutazione di Impatto Sanitario nella zona dove dovrebbe sorgere l’impianto di incenerimento, dato che l’ultima risale al 2005 e da allora molte cose sono cambiate (nascita di diversi centri commerciali, aumento demografico con costruzione di nuove abitazioni, aumento dell’impatto di altri agenti inquinanti come il traffico aereo e automobilistico)